Benvenuti! Quest’oggi sul nostro blog vi proponiamo l’intervista ad uno degli artisti della SkyVillage che la prossima estate calcheranno i palchi delle strutture turistiche più belle d’Italia: il cantautore Michele Bonfitto.
Se volete sapere di più riguardo gli spettacoli speciali che abbiamo riservato per tutti gli ospiti delle nostre strutture vi invitiamo a dare un’occhiata all’articolo precedente a questo link: https://www.skyvillage.it/magic-show-juke-box-umano-le-novita-2021-targate-skyvillage-animazione/
…detto ciò, ecco a voi l’intervista al nostro Michele. Buona lettura!
1) Ciao Michele, siamo molto felici di poter parlare con te oggi per raccontare a tutti i lettori del nostro blog di te e della nostra collaborazione.
Piacere mio! Non vedo l’ora di partire.
2) Parlaci un po’ del tuo percorso, come è nata la tua passione per la musica?
Come dico sempre e da anni, credo sia stato il giorno in cui ho trovato la chitarra di mio padre nel ripostiglio dei miei nonni. Sì, curiosavo sempre, non mi facevo mai i fatti miei! Avevo 13 anni appena, ma credo sempre che sia la Musica a scegliere te, un po’ come la bacchetta sceglie il mago in Harry Potter.
Poi ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia in cui la musica (quella con la M maiuscola) è sempre stata presente. Da quando ero piccolo in casa mia suonavano i vinili dei Beatles, di Elvis, dei Led Zeppelin e di Springsteen… posso dire di essere cresciuto bene!
3) Come è nata l’originale idea del Jukebox umano?
Per onestà intellettuale devo dire che non è totalmente “originale”, ho conosciuto un tipo che faceva una cosa simile alla mia a Milano, ma era il lontano 2014; naturalmente, come in tutte le cose, ci ho messo del mio, a cominciare dal nome.
Dopo anni mi è venuto in mente di creare questo format per coinvolgere particolarmente il pubblico ma soprattutto perché sono uno che si annoia facilmente, e suonando spesso in giro, annoierebbe me per primo suonare la stessa scaletta ogni sera. Amo il brivido dell’imprevedibilità e il fatto di arrivare sul palco senza sapere come sarà composta la scaletta mi accende il fuoco giusto per affrontare lo spettacolo con l’energia giusta.
4) Come hai conosciuto la SkyVillage?
L’anno scorso, quando il titolare dell’agenzia mi chiamò per fare qualche spettacolo sul Gargano, ma di nome già conoscevo questa realtà.. oltretutto l’ufficio è a 2 passi da casa, incredibile come si incastrino le cose a volte!
5) Parlaci dei tuoi gusti musicali, ad esempio: qual è il tuo genere preferito?
Definire vuol dire limitare, il genere musicale è stato inventato da chi vendeva i dischi, in modo da avere gli scaffali ben ordinati. Non lo dico io, lo diceva David Bowie e non posso che essere d’accordo con lui.
Per me la Musica è un’arte, va rispettata sempre, quindi posso dire che mi piace la Musica di qualità e soprattutto che abbia un messaggio. Ascolto di tutto perché non mi piace privarmi di nulla, disdegno soltanto la Musica con messaggi negativi, superficiali, banali, per me non ha senso di esistere.
Posso però dire chi sono i miei idoli principali: Caparezza, John Lennon e Siddartha.
6) Un’ultima domanda: che emozione ti trasmette esibirti sui palchi delle strutture turistiche?
La stessa di quando ho cominciato, ogni sera è una nuova storia, una nuova sfida. Poi ho scelto uno spettacolo dinamico, quindi entrare in empatia con il pubblico è fondamentale. Spero di trovare sempre un pubblico recettivo, perché oltre ad essere un live ricco di emozioni, il Jukebox Umano è un contenitore di contenuti.
Grazie per questa intervista, vi ricordiamo che Michele darà vita a degli spettacoli straordinari! Non vediamo l’ora che li possiate vedere!
A presto!